Giorni che passano lenti, troppo lenti. Sono vuoti. Pieni di risate, battute, conversazioni, incontri/scontri, ma comunque vuoti. Come riempirli? Come tornare a sentirmi viva? E so già quali Giorni che passano lenti. Troppo lenti, e troppo vuoti. Pieni di conversazioni, di incontri/scontri, di sorrisi, di lezioni. Ma comunque vuoti. “Mi mancano i colpi al cuore, quel poco o tanto di dolore..” canta Tiziano Ferro. E non saprei dirlo meglio. Eppure quei colpi al cuore erano con me fino ad un attimo fa. E poi, all’improvviso, spariti. Dove sono finiti? Dove li hai portati? Ladro! Ladro di emozioni, le mie emozioni. Ridammele! Dove le hai buttate? Trovarsi. Perdersi. Cercarsi. Ritrovarsi. E poi perdersi ancora. E tutto da capo. E’ un circolo vizio, al quale non so come mettere fine. Ho imparato a denigrarti, evitarti, trattarti male e prenderti in giro. Ma non ho imparato a evitare il tuo sguardo. Lo cerco, anche se da lontano. Tu non te ne accorgi, ma è così. Tu non te ne accorgi, e ne risenti. Perchè mai poi? Manca qualcosa, i conti non tornano. Io sono sempre stata brava in matematica, ma questa volta, se ci fosse un professore, mi darebbe un’insufficienza. Dopo miliardi di tentativi ancora non sono arrivata alla soluzione. E mi sembra di giocare a nascondino, uno strano nascondino dei cuori. Tu ti nascondi, io inizio a contare, cerco il tuo punto debole, lo trovo e tu vieni allo scoperto. E poi tocca a te. E il mio punto debole non è poi così difficile da scoprire. Però c’è un problema: mi sono stancata di giocare. Basta. E’ ora di diventare grandi, di crescere. Basta nascondersi. Io mi ritiro.